IL BAROCCHETTO E IL ROCOCO’.
Il Barocchetto.
Questo stile si colloca storicamente tra il 1730 e il 1760.
Il Rococò (dal Francese rocaille che indicava le decorazioni a conchiglia) nasce in Francia all’epoca di Luigi XVI.
In Italia il suo corrispettivo assume il nome di Barocchetto.
Esso nasce dai figli del Barocco, ed è una sorte di esasperazione delle forme esageratamente minuziose e sovraccaricate.
E’ in Italia che si hanno i primi esempi di questo stile.
Con il termine Barocchetto spesso vengono indicati le opere in legno massiccio e impiallacciate.
Mentre il resto della produzione compresi i mobili laccati sono meglio definiti dallo stile Rococò.
Dopo un calo di tendenza nel periodo impero e neoclassico risorgerà in tutta Europa fino all’inizio del XX secolo. mobili, del Barocchetto più belli vengono costruiti in Piemonte e nel Veneto, la produzione artistica di artigiani geniali, tra cui Luigi Prinotto, Pietro Piffetti ed del suo allievo Galletti assume caratteristiche eccezionali, di importanza storica per tutta la produzione Europea.
In questo periodo si diffonde l’amore per le cineserie, ed i mobili laccati d’importazione si confondo presto con le abili imitazioni prodotte.
Da ricordare a Londra il japan di Thomas Chippendale e la risposta Francese dei fratelli Martin, detta a punto vernice martin. Anche a Venezia ed in tutto il Veneto il Barocchetto ha una personalità inconfondibile.
Ha origine dalla locale scuola Barocca che trova il suo culmine con Andrea Brustolon, ripresa da Antonio Corradini nella caratteristica e mirabile produzione di mobili laccati. Parallelamente per ovvi motivi economici si sviluppa la tecnica della lacca povera ed anch’essa contrassegna il periodo d’oro del mobile Veneziano.
Oggetti ed accessori, nel 1700 ormai non è più il re a dettare condizioni vincolanti nelle arti, ma è l’uomo e molto spesso la donna, questo fa si che le abitazioni si arricchiscono di intimità e lusso raffinato.
Gli artisti esprimono in modo autonomo le loro fantasie.
Il gusto per l’argenteria è una vera moda, le decorazioni sono stilizzate a motivi vegetali.
Gli orafi usano la tecnica dell’incrostazione con un giuoco di sinuose linee.
Questo insieme di forme asimmetriche e fantasiose non privano gli oggetti della comodità dell’uso quotidiano.
Tutti gli accessori per la tavola vengono realizzati dagli argentieri, Teiere e cuccume per la cioccolata vanno aggiungersi alle caffettiere.
Le tabacchiere di questo secolo sono tra le più ricercate dai collezionisti ed antiquari. La produzione di ceramica è influenzata dagli ornatisti dell’epoca.
Incrostazioni e volute si uniscono ad anse, manici e basamenti. I coperchi vengono ornati da frutti da fiori e teste di animali.
Molte in questa epoca le imitazioni della porcellana cinese, ottimi e sorprendenti i risultati, di particolare rilievo la fabbrica di Chantilly.
Tra le più notevoli la produzione di Sévres, per le celebri statuette in biscuit.
A Doccia in Toscana nel 1735 Carlo Ginori fonda una fabbrica di porcellana, che si rifà al Rococò e si specializza nelle decorazioni ornamentali.
A Napoli nel 1743 viene fondata la Real Fabbrica di Capodimonte, imitata in tutta Europa per la caratteristica produzione di figure colorate a tuttotondo.
Il rococò
I temi leggeri ma intricati del design rococò si addicono meglio agli oggetti di scala ridotta piuttosto che imporsi (così come invece nel barocco) nell’architettura e nella scultura. Non sorprende quindi che il rococò francese era usato soprattutto all’interno delle case. Figure di porcellana, argenteria e soprattutto l’arredamento, iniziarono ad applicare il rococò quando l’alta società francese cercava di arredare le proprie case nel nuovo stile. Il rococò ama il carattere esotico dell’arte cinese ed in Francia si sbizzarrisce nella produzione di porcellane e vasellame per la tavola, boiserie, paraventi. In Germania si creano grandiosi padiglioni e pagode nei giardini, come per esempio la bellissima Teehaus del Castello di Potsdam.
Una dinastia di ebanisti parigini, alcuni dei quali nati in Germania, sviluppa uno stile di linee curve e sinuose in tre dimensioni, dove le superfici impiallacciate sono completate da intarsi in materiali preziosi come il bronzo, legni pregiati, tartaruga, marmo, avorio, madreperla. I maggiori autori di questi lavori rispondono ai nomi di Antoine Gaudreau, Charles Cressent, Jean-Pierre Latz, Françoise Oeben, Jean-Henri Riesener e Bernard II van Risenbergh.Disegnatori francesi come François Cuvilliérs e Nicholas Pineau, esportano lo stile a Monaco di Baviera ed a San Pietroburgo, mentre il tedesco Juste-Aurèle Meissonier, si trasferisce a Parigi. Il capostipite e precursore del rococò a Parigi è stato però Simon-Philippe Poirier. In Francia lo stile rimase abbastanza sobrio e caratterizzata da un’estrema eleganza e raffinatezza, dato che gli ornamenti, principalmente in legno, furono meno massicci e apparivano come un misto di motivi floreali, scene, maschere grottesche, dipinti e intarsi di pietre dure. In Baviera e in generale nella Germania meridionale, invece, lo stile si fece veramente ricco e ridondante tanto da creare a vere meraviglie.Il rococò inglese tende ad essere più moderato, un po’ per motivi puritanisti e un po’ per quelli economici. Il disegnatore di mobili Thomas Chippendale mantiene le linee curve ma taglia corto con i costosissimi orpelli alla francese. Il maggior esponente del rococò inglese fu, probabilmente, Thomas Johnson, uno scultore e progettista di mobili attivo a Londra alla metà del 1700.

Particolare mobile in stile barocco.

Divano stile Rococò.
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